Ricette e pronomi: la pasta fatta in casa. (B1).

I maccheroni: come si preparano?

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la pasta fatta in casa

La pasta fatta in casa, il piatto italiano per eccellenza “se dici pasta, dici Italia”. Ma siete proprio sicuri che la pasta sia nata in Italia? Andiamo un po’ a vedere le origini di questo piatto semplice, gustoso e antichissimo.

Ci aspettano delle sorprese.

Inserite i pronomi mancanti (4 ne, 19 diretti, 1 indiretto)

 “Se è vero come dice Alessandro Dumas che gli inglesi non vivono che di Roast-beef e budino; gli olandesi di carne cotta in forno, patate e formaggio, i tedeschi di sauer-kraut e di lardone affumicato, gli spagnoli di ceci e cioccolato, gli italiani di maccheroni, non ci sarà da fare le meraviglie se io ritorno spesso e volentieri sopra i medesimi, anche perché mi sono sempre piaciuti”. Pellegrino Artusi

La pasta fatta in casa, ricette e pronomi.
Pasta fatta in casa

Con il termine maccheroni ci si riferisce normalmente a un generico tipo di pastasciutta corta, di forma tubolare e internamente vuota, affinché s’impregni meglio del sugo con cui viene accompagnata.

Ma dove e quando nasce la pasta?

Alcuni sostengono che sia stata portata in Italia da Marco Polo, tornato a Venezia dal lontano Catai (cioè dalla Cina), nel 1292.

In realtà, però, 1/__ troviamo testimonianza anche nei secoli precedenti.

Dai reperti archeologici sembra che gli uomini abbiamo imparato l’importanza dei chicchi di grano come alimento facile da conservare già 7000 anni fa. Successivamente hanno appreso anche a pestar2/__ e a far3/__ una farina che potesse essere cotta nell’acqua. Per certo possiamo dire che della pasta 4/__ sapevano qualcosa gli Etruschi: infatti nella tomba della Grotta Bella, aCerveteri (IV secolo a.C.), grazie a un’incisione ancora oggi ben visibile, 5/__ possiamo immaginare all’interno di una casa a preparare la pasta con il matterello, la spianatoia, la rotella per tagliar6/__.

Se andiamo un po’ più avanti nel tempo, troviamo la làgana. Una schiacciata di farina considerata la progenitrice della lasagna. Il poeta Orazio 7/__ mangiava con piacere visto che scrive che torna a casa felice quando sa che lì 8/__ aspetta una minestra di ceci, porri e làgana.

Verso l’anno 1000 a Trabìa, vicino Palermo si faceva un tipo di pasta lavorata in forma di filamenti che aveva il nome arabo di “itriyah” .

Ecco dunque che dopo i cinesi e gli italiani, anche gli arabi entrano nella lista dei possibili inventori della pasta.

Che 9/__ abbiano inventata loro oppure no, i siciliani sono stati comunque, fino al Medioevo, dei grandi mangiatori di pasta. Tanto da meritarsi l’appellativo di “mangiamaccarruna”. 10/__ testimonia anche l’agiografia (la vita dei santi) dove si racconta che un giorno il beato Guglielmo Eremita, siciliano, venne invitato a pranzo nella casa di un signorotto locale: “Colui, per prender11/__ in giro, 12/__ fece servire un piatto di maccarones” – riferisce il cronista dell’epoca – “ripieni di fango, anziché di ricotta”. Il beato Guglielmo non reagì: benedisse il cibo, e cominciò a mangiar13/__ e a questo punto avvenne il miracolo, il fango si trasformò in ricotta e il maleducato ospite non si divertì. Sulla veridicità di questa storia non tutti ci metterebbero la mano sul fuoco, ma grazie ad essa sappiamo che prima del 1247, anno di morte del beato Guglielmo, i “maccaroni” facevano già parte del menù siciliano.

Per concludere e cercare di dare una soluzione alla disputa sugli inventori della pasta, i cinesi, gli arabi o gli italiani, ecco un’ipotesi antropologica, o forse semplicemente logica. Secondo questa teoria, la pasta non 14/__ avrebbe inventata nessuno. Sarebbe nata in modo spontaneo rispondendo alle esigenze degli uomini in diverse parti del mondo. Il frumento 15/__ si conosce da più di diecimila anni, e la farina, che deriva dallo schiacciamento dei chicchi di frumento, è quasi altrettanto antica. Impastando16/__ semplicemente con l’acqua, venivano fuori delle focaccine sottili, magari non belle a vedersi, ma nutrienti. Da qui a far bollire in acqua questo impasto il passo è stato breve: nel senso che dalle prime focacce alla pastasciutta sono passati solo settemila anni!

Ingredienti per 4 persone:

400 grammi di farina di grano duro

acqua

sale

Preparazione

Per il procedimento disporre la farina a fontana, versare al centro un po’ di acqua tiepida aggiungendo il sale, impastate il tutto all’incirca per una decina di minuti cercando di ottenere un impasto sodo, omogeneo, elastico e non appiccicoso.

Lasciate17/__ riposare sotto una tovaglietta per una ventina di minuti, dopodiché prendete18/__ e create dei primi cordoncini di buon spessore che taglierete a piccoli tocchetti della grandezza e lunghezza all’incirca del pollice della mano.

Infine prendete questi tocchetti e infilate19/__ in un ferro da calza sottile.

Cercate di stender20/__ creando dei cordoncini della lunghezza all’incirca di 15 centimetri, fate attenzione a non schiacciare il maccherone sfilando21/__ dal ferretto per evitare la chiusura del buchetto interno, ripetete l’operazione fino a quando non rimane più impasto.

Mano a mano disponete i maccheroni in fila su una tovaglia evitando di sovrappor22/__ per non far23/__ attaccare, fate24/__ asciugare, lasciando25/__ fermi per almeno mezz’ora.

Cuocete26/__ in abbondante acqua, condite27/__ con un classico ragù o qualsiasi altro tipo di sugo.

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