Leggi il testo e completa con le preposizioni (semplici e articolate) che mancano.
Daniel Day-Lewis è uno dei più grandi interpreti cinematografici e l’uomo che ha vinto più Oscar come migliore attore protagonista nella storia di Hollywood. Facile da verificare: Il mio piede sinistro, nel 1989, Il petroliere, nel 2007 e Lincoln, nel 2012. Un dato 1)____ fatto. E ce n’è un altro: dal 1971, anno in cui ha deciso 2) ____ dare una possibilità alla carriera cinematografica dopo una formazione teatrale, il suo nome si conta 3) ____ sole venticinque pellicole.Solo 25!
Dicono che per studiare una parte possa impiegare mesi e non è detto che quello che ne viene fuori lo soddisfi. All’uscita 4) ____Lincoln, il regista Stephen Spielberg ha dichiarato al New York Times: «Non gli ho mai chiesto di come ha lavorato 5) ____ personaggio. Non voglio sapere niente del processo creativo di Daniel. È una cosa che mi terrorizza» e non è difficile credergli. La sua voce scende 6) ____ raschiare il profondo dell’anima e l’attore si trasfigura completamente. Rimangono quel naso deviato e quegli occhi lucidi 7) _____ testimoniare l’umanità dietro all’interpretazione. Bisogna fidarsi, perché tutto il resto è ogni volta diverso.
Quello che Daniel Day-Lewis mette in scena è frutto di una dedizione totale che sfiora il culto 8) ____ l’interpretazione e spesso senza speranza di tornare indietro. Sembra che tra un film e l’altro possano passare anche cinque anni e 9) ____ periodi di silenzio è molto difficile sapere che cosa faccia. Il fantasma di quello che è stato definito in almeno tre occasioni il migliore attore 10) ____ mondo si aggira per Los Angeles in vestiti di seconda mano, scarpe apparentemente troppo larghe, un paio di orecchini da pirata e un cappello alla pescatora, ordinando Guinness ai banconi degli hotel di lusso.

Oppure respira la nebbia del mattino in fondo a una tenuta di cinquanta acri 11) _____ contea di Wicklow, appena a Sud di Dublino, dove poco più di dieci anni fa ha acquistato una vecchia scuola privata con tanta terra intorno. Per la verità non è difficile immaginargli addosso il giusto grado di pazzia per ruoli come quello 12) ____macellaio in Gangs of New York. È come se fuori dal set non facesse altro che raccogliere le energie da incanalare nella sua estrema interpretazione successiva. Ogni tanto si stanca, e quando si stanca se ne va.
Intaglia il legno, oppure scala le alture irlandesi in bicicletta. A Firenze, in località Borgo San Frediano, c’è la bottega storica di un calzolaio: il maestro Bemer. Sembra che Day-Lewis, o una delle sue tante proiezioni pubbliche, invisibili ed evanescenti, sia entrato nel negozio una mattina del 1999 13) _____ farsi confezionare un paio di scarpe su misura. Erano già più di due anni che mancava dal set, l’ultimo film 14) ____ sala era stato The Boxer, nel ’97 e certamente non aveva alcuna intenzione di tornarci presto visto che la sua idea era quella di farsi prendere a bottega.
Voleva imparare a fare le scarpe. «Lavorava con una cura maniacale, in perfetto silenzio» ha detto Cristina Bemer, che lo ha ospitato per otto mesi. La sua preoccupazione era quella di non essere trovato e la leggenda vuole che a cercarlo siano venuti Sting, Madonna e Martin Scorsese, quest’ultimo per riportarlo al cinema. Nel 2008 ha lavorato come falegname 15) _____ costruzione del set di un film diretto da Rebecca Miller, con un tale attaccamento che uno 16) _____ suoi figli per un certo periodo ha pensato che quella fosse la sua unica occupazione. Lo hanno paragonato 17) ____ Marlon Brando, ma Brando non è abbastanza.
Day-Lewis è figlio di un poeta e ha la dedizione di un santo. Questo è il fatto in grado di trasformare un attore 18) _____ equivalente di un monaco dello schermo, di un esteta che non sia in grado di preoccuparsi di nient’altro se non 19) ____ sua interpretazione, della sua passione momentanea o del suo mestiere di apprendista calzolaio. Per i registi e i produttori è come avere a che fare con un eremita, che vive in completo raccoglimento fino a che non sente di poter tornare 20) _____ sua prima passione e quando lo fa carica l’interpretazione di un’energia tale da renderla dolorosa per se stesso, per chi deve lavorare con lui e per i privilegiati che lo vedranno in scena.
Non si tratta solo dell’eccentricità di voler vivere in un cottage sgangherato sulla spiaggia mentre è impegnato nelle riprese di The Ballad of Jack and Rose, oppure di pretendere che LiamNeeson gli si rivolga sempre come se parlasse 21) ___ il suo personaggio in Gangs of New York. Non è nemmeno il fatto di ascoltare Eminem giorno e notte per mantenere alto il livello di aggressività, imparare 22) ____ tagliare la carne per interpretare il macellaio (anche se per il film non serve a molto) oppure sparire in ritiro meditativo prima 23) ____ girareLincoln. Non è niente di tutto questo, ma è tutto questo assieme. Forse è qualcosa che si radica alla sua prima grande interpretazione — ammesso che ce ne siano di minori, cosa che mi permetto di dubitare —Christy Moore ne Il mio piede sinistro. Non è saper effettivamente scrivere con il piede che ne ha fatto una cosa memorabile, il cinema è pieno di attori che hanno la supponenza 24) ____ calarsi nella parte gettandosi in imprese al limite del ridicolo senza raggiungere credibilità, ma è la convinzione con cui è stato capace di immedesimarsi universalmente 25) ____ storia. Dentro il suo Moore non c’è soltanto suo padre, la sua infanzia, la sua preparazione teatrale e l’immobilità dello scrittore. Ci sono contemporaneamente l’Irlanda e il resto del mondo, un angolo di finzione che tutti possono comprendere senza perdere un’unghia della passione con cui Day-Lewis ha deciso a suo tempo di interpretarle. Una questione di naso e di occhi, sempre gli stessi per quanto immersi nella trasfigurazione.
(Riadattato da Linkiesta.it)
Rispondi:
- Che mestiere faceva il padre di Daniel Day-Lewis?
- Quando è iniziata la sua carriera cinematografica?
- Quanti film ha girato?
- Cosa ha fatto a Firenze in un periodo della sua vita?
- Come passa il suo tempo tra un film e l’altro?
- Qual è stato il suo primo, memorabile, film?
Riflessione grammaticale.
Nel testo i verbi al congiuntivo sono in neretto. Guardali e di’ perché è necessario usare il congiuntivo in queste frasi.
Abbina la parola al suo significato:
Pellicola | Atteggiamento che mostra superiorità. Arroganza. |
Dedizione | Luogo alto, terreno elevato. |
Macellaio | Avere gusti particolari, essere stravaganti, diversi. |
Altura | Vive in completa solitudine. |
Bottega | Film, opera cinematografica. |
Falegname | Chi ha senso del bello, dà tanta importanza alla bellezza. |
Esteta | Chi lavora e vende la carne. |
Eremita | Negozio artigianale. |
Eccentricità | Lavorare con totale impegno e sacrificio. |
Supponenza | Lavora il legno. |