Tutti gli aggettivi possono diventare sostantivi. Vediamo come.
Si può dire che pressoché tutti gli aggettivi, in unione con l’articolo (o un numerale o un aggettivo indefinito), possono “diventare” sostantivi:
i ricchi, il vecchio, il bello, il giusto …
Oggi dedichiamo l’articolo a delle riflessioni sull’uso della lingua italiana. Conosci la differenza tra aggettivo e nome (o sostantivo)? A questo punto dovrebbe esserti abbastanza chiara eppure chissà se ti sei mai chiesto, o chiesta, quando gli aggettivi posso essere usati come nomi?
Ci sono sostantivi, che usiamo ogni giorno, di cui fatichiamo a ricordare l’origine aggettivale:
il giornale, i mobili, il sonnifero, la metropolitana …
A volte il sostantivo sostituisce l’aggettivo.
Ci sono espressioni che si formano con “di+sostantivo” che nell’italiano di oggi si usano con funzione di aggettivo.
Attrice di successo, corteo di protesta, cantante di grido, uomo di polso …
Tali locuzioni si usano perché non esistono aggettivi corrispondenti a certi sostantivi.

Per esempio successo non ha un aggettivo corrispondente e protestante, in italiano, ha un significato ben diverso da quello espresso dal sostantivo protesta.
Per questo certi sintagmi si trovano spesso anche preceduti da altre preposizioni oppure senza:
motore a scoppio, reazione a catena, stile Luigi XV …
Quindi come puoi vedere in alcuni casi l’aggettivo può essere sostituito da un nome e in altri l’aggettivo può diventare sostantivo (o nome che dir si voglia).
Esercizio: Scrivi delle frasi in cui i seguenti aggettivi sono usati come sostantivi.
- Giovane. Il giovane guardava il mare stringendo la mano del nonno.
- Vecchio.
- Bello.
- Utile.
- Pubblico.
- Caldo.
- Sociale.
- Privato.
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