Andrea Moro, il linguista e neuroscienziato che insegna all’Istituto universitario di Studi superiori di Pavia ci dice che parliamo tutti la stessa lingua.
Inglese, giapponese, russo, italiano dopo Babele le lingue sono diventate innumerevoli ma come insegna la Genesi lo stampo è unico.
Le lingue umane sono un po’ come dei fiori, sono l’esecuzione di un progetto unitario anche se possono differenti l’una dall’altra. Noi esseri umani però non le riconosciamo quindi può esserci l’effetto Babele cioè l’incomprensibilità tra una lingua e l’altra.
E quindi come la risolviamo?
Non la risolviamo è la bellezza di avere la diversità, è molto importante però capire che si tratta di un unico stampo. Questo per dire che anche se parliamo lingue diverse noi siamo tutti uguali, anche dal punto di vista neuro psicologico siamo tutti uguali, siamo tutti fratelli e sorelle.
Da dove nascono le lingue e dove nasce la lingua?
Questa è una domanda più delicata e molto difficile. Sono due domande al prezzo di una. Una è da dove nasce nell’individuo e una dove nasce nella specie. Nell’individuo nasce da un progetto, da un’istinto che tutti i bambini hanno nel parlare e poi nell’interazione, nell’esperienza, prendi le parole e hai degli schemi che inizi a utilizzare e formi la struttura del linguaggio. Dove nasce nella specie è una domanda più difficile. Sembra che il linguaggio sia nato probabilmente quando è nato l’uomo con le ultime mutazioni, quindi ha almeno 100.000 anni. Però purtroppo non abbiamo i fossili.
Lei ha scritto diversi libri sul tema, uno in particolare se non sbaglio ce l’ha in mano.
E’ ovviamente un gioco di parole sul penso dunque sono. Intanto il libro è organizzato così: sono 17 citazioni di pensatori, matematici, biologi, filosofi e per ogni citazione di poche righe io faccio una riflessione cioè cercare di dimostrare che in fondo c’è un filo conduttore in tutte queste persone ed è quello di essere consapevoli che la capacità di parlare è quello che ci distingue come essere umani, diversi dagli animali.
E’ diverso, perché?
E’ diverso perché ha una capacità fondamentale che è la ricombinazione di mattoni semplici. Le parole sono come atomi e le frasi sono come molecole. La cosa straordinaria, questa capacità di ricombinare gli elementi è presente in almeno altri due domini dell’intelligenza umana: la musica e la matematica. Quindi grammatica, musica e matematica sono tre riflessi di questo diamante che noi abbiamo in testa e che è il cervello umano.
C’è una simmetria nelle parole e c’è una simmetria nei linguaggi. Ma che cosa significa dire che c’è un’armonia universale?
Prima dell’armonia c’è una simmetria vera e propria. Simmetria si ha tutte le volte che un oggetto non varia rispetto a una trasformazione. Il verbo essere è molto utile per calcolare le simmetrie nel linguaggio faccio un semplicissimo esempio se io dico: Gianni è colpevole, il colpevole è Gianni, noi ci rendiamo conto che intorno al verbo essere possono girare il colpevole è Gianni come se non cambiasse il significato della frase, salvo alcune sfumature.
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