Il congiuntivo e il condizionale sono “modi”, che indicano differenti propositi dell’azione espressa dal verbo.
A differenza dell’indicativo che è il “modo della realtà”, il congiuntivo esprime la soggettività di chi parla e il condizionale indica un’azione che soddisfa solo una determinata condizione.
Il congiuntivo è il modo della possibilità, del desiderio e della soggettività. Il congiuntivo ha 4 tempi: il presente esprime un dubbio o un desiderio riferiti al presente o la contemporaneità di un fatto rispetto all’azione della reggente.
L’ imperfetto esprime un desiderio irrealizzabile o difficile da realizzare oppure la contemporaneità di due azioni nel passato o l’anteriorità di un fatto rispetto all’azione della reggente.
Il passato esprime un dubbio o desiderio riferiti al passato o l’anteriorità di un fatto rispetto all’azione della reggente.
Il trapassato esprime un desiderio o una possibilità non realizzati o l’anteriorità rispetto al passato della reggente.
Il condizionale è il modo della realtà condizionata, ha solo il presente e il passato. Nelle proposizioni indipendenti esprime un desiderio o un dubbio, nelle dipendenti si usa nel periodo ipotetico oppure per esprimere posteriorità rispetto al passato della reggente.
Prenditi il tuo tempo per ripassare l’uso dei due modi verbali e poi prova a fare questo esercizio. Non dimenticare di fare almeno un esercizio al giorno. Bastano 15 minuti di pratica ogni giorno per parlare bene una lingua.
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