Simonetta Vespucci, la modella del Rinascimento. (B1+)

Simonetta Vespucci nasce a Genova nel 1453 dal nobile casato dei Cattaneo.

I Cattaneo sono un’importante e potente famiglia genovese che però, nella seconda metà del’400, vive problemi economici. Marco Vespucci, proveniente da una stirpe di ricchi banchieri fiorentini e parente del famoso Amerigo, si innamora di Simonetta, giovane e bellissima donna. Il matrimonio è un contratto che va bene ad entrambe le famiglie.

Quando i giovani si trasferiscono a Firenze, Lorenzo de’ Medici, in seguito detto il Magnifico, ha appena assunto il potere della città destinata a creare un’irripetibile stagione artistica.

Grazie agli ottimi rapporti che c’erano tra le famiglie Vespucci e Medici, Lorenzo e suo fratello minore Giuliano invitano sempre la bella genovese e suo marito alla vita di corte. Simonetta è bellissima: longilinea, di carnagione chiara, capelli biondi, occhi verdi e sguardo intenso. Tutti i giovani dell’epoca sono conquistati dalla sua bellezza tra loro anche Giuliano de’ Medici che probabilmente diventa suo amante.

“Candida è ella, e candida è la vesta”

Così la descrive Angelo Poliziano, quando il poeta canta dell’amore del giovane Giuliano per Simonetta Vespucci.

Il destino dei due però è molto triste: Giuliano sarà ucciso durante la congiura dei pazzi mentre Simonetta muore di tisi ad appena 23 anni (due anni prima di lui).

Lorenzo de’Medici è tristissimo quando sa della morte della donna e gli dedica dei versi di poesia commoventi. Non meno sentito è il tono con cui Bernardo Pulci rievoca il funerale a volto scoperto concesso a Simonetta Vespucci.

Ma le più alte riconoscenze gliele dedicano i pittori; nonostante sia lecito pensare che lei non abbia mai posato per un quadro perché non era adeguato a una donna del suo rango.

Oggi la maggioranza dei critici esperti riconosce in molti ritratti femminili del Botticelli un’innegabile somiglianza, che avvalora l’ipotesi dell’esistenza di una modella ispiratrice.

Simonetta Vespucci, la modella del Rinascimento.

Si ritiene pertanto tradizionalmente che la bellezza della Vespucci sia immortalata nella Nascita di Venere – allegoria dell’Amore inteso come forza motrice della Natura – nelle vesti della dea Afrodite, nella Primavera, come la dea Flora, e come Venere nel dipinto Venere e Marte della National Gallery di Londra.

Tutto questo rende il personaggio di Simonetta Vespucci un vero e proprio enigma: a nessuna donna del Rinascimento sono stati tributati tanti riconoscimenti dai contemporanei e, se si considera che ha vissuto solo sette anni a Firenze, questa venerazione appare ancor più eccezionale.

Certo è che la morte prematura di Simonetta ha fatto sopravvivere la sua bellezza idealizzata, fissata per sempre nei capolavori del Botticelli. I suoi lineamenti gentili, in cui spiccano i grandi occhi velati di malinconia sono l’ emblema in pittura della donna angelicata vagheggiata dal Dolce Stil Novo.

Domande di comprensione

  1. Quali sono le origini di Simonetta Vespucci?
  2. Quale ambiente culturale trova a Firenze?
  3. Descrivi il suo aspetto fisico.
  4. Perché è considerata la modella del Rinascimento?
  5. Dove, quando e di cosa è morta Simonetta Vespucci?

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