I neologismi, dal greco neo nuovo e logos parola, sono i protagonisti dell’evoluzione linguistica.

Le parole nuove sono un arricchimento del lessico che cerca sempre di indicare con precisione ogni oggetto, ogni idea, ogni sfumatura del pensiero.

Ai nostri tempi i neologismi sono studiati senza preconcetti e, di norma, accolti senza difficoltà nella nostra lingua.

Un tempo la situazione era ben diversa: c’erano i puristi, i difensori della lingua, che si opponevano alla maggior parte delle parole nuove. Basti pensare che non molti anni fa qualcuno ha dichiarato guerra al verbo decollare, staccarsi dal suolo.

Un neologismo può essere sia una parola presa da una lingua straniera (come per esempio stalkerare, spoilerare) sia una parola nuova derivante da una parola italiana che esisteva già (come per esempio demassificazione sostantivo creato partendo dalla parola massa).

In realtà, va detto, che i linguisti fanno una destinzione tra le nuove parole che provengono da una lingua straniera e quelle che si formano partendo da una parola italiana.

Essi, infatti, chiamano prestiti linguistici i primi e neologismi i secondi. E’ indubbio, però, che vocaboli come postare, chattare, taggare facciano ormai parte del nostro lessico quotidiano.

Una lingua non si ferma mai, crea continuamente parole nuove per cercare, almeno provare, di descrivere la società in cui viviamo che, come sappiamo è sempre più complessa.

Ecco le nuove parole che lo Zingarelli ha inserito nel suo vocabolario 2020.

Si tratta per lo più di locuzioni talmente usate dai mezzi di comunicazione che hanno acquisito l’ufficialità.

Le parole nuove:I neologismi dello zingarelli
«Lo Zingarelli 2020. Vocabolario della lingua italiana»

Circo mediatico, l’insieme dei mass media considerati nella loro tendenza a trasformare rispettivamente le notizie o i casi giudiziari in eventi spettacolari (gener. spreg.).
Economia circolare, modello economico che utilizza fonti energetiche rinnovabili e nel quale produzione e consumo sono basati su criteri di riciclo e riuso.
Fuori salone, o (con grafia unita) fuorisalone, complesso di iniziative organizzate nel contesto ma all’esterno della sede ufficiale di una mostra o (est.) di un festival.
Internet delle cose (o degli oggetti), rete di relazioni che oggetti a cui sono applicati dispositivi di interconnessione stabiliscono fra loro, comunicando e acquisendo dati, in modo da svolgere funzioni intelligenti (per es. la sveglia che suona prima in caso di traffico).
Memoria elastica, proprietà di un elastomero compresso, per es. il caucciù, di recuperare la configurazione originaria cessata la compressione.
Carnet de voyage, diario di viaggio, per lo più corredato da disegni, schizzi, piccoli dipinti, fotografie, ecc. (comp. con voyage ‘viaggio’).
Povertà assoluta, condizione di chi non dispone di risorse essenziali come cibo, abitazione, medicine, vestiti, ecc. | povertà relativa, condizione di chi usufruisce di beni e servizi in misura minore rispetto al reddito medio pro capite di un dato Paese.
Hard skill, competenza acquisita in un percorso formativo, per es. scolastico (comp. con hard (V.)) | nella loc. sost. f. inv. soft skill, capacità di relazionarsi positivamente con gli altri all’interno di un gruppo di lavoro.

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Hai mai incontrato queste locuzioni su qualche giornale?

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