La parola pronome deriva dal latino pronomen “che sta al posto (pro) di un un nome (nomen)”. Dunque i nomi dovrebbero sostituire un nome.

Nei pronomi personali non è sempre così. Se prendiamo io sono, tu sei, per esempio, io e tu non sono sostituibili con nessun altro nome mentre lui è o lei è, sì. Lui potrebbe sostituire il nome Mario e lei il nome Maria vale a dire che alla terza persona i pronomi personali indicano il nome di colui (o colei) del quale si parla.

Per essere più precisi dovremmo dire che i pronomi personali possono avere due funzioni: 1) funzione deittica (o indicativa) vale a dire si limitano a indicare una cosa o una persona presenti nell’atto della comunicazione ma non la sostituiscono. 2) funzione anaforica quando si riferiscono a una cosa o una persona precedentemente menzionate con l’intento di sostituirle.

I pronomi personali di prima e seconda persona: io e tu possono avere solo funzione deittica:

Vieni tu ad aiutami?

Come risulta chiaramente da quest’esempio tu è un “indicatore” non rimanda ad altre parole presenti nella frase ma viene chiarito solo attraverso un rimando alla situazione. A spiegarlo può essere necessario anche, per esempio, un cenno o un gesto di chi sta comunicando.

I pronomi personali soggetto

singolareplurale
1° personaionoi
2° personatuvoi
3° personaegli, lui, esso
ella, lei, essa
loro, essi
loro, esse

Il pronome di terza persona dispone di una certa varietà di forme: egli-ella, lei-lui, esso-essa e per il plurale la coppia essi-esse e loro che ha valore sia maschile e femminile.

Egli-lui e ella-lei si usano con riferimento alle persone (lui e lei specialmente nella lingua parlata, si riferiscono anche a animali e cose); esso e essa è usato per indicare animali e cose.

Nell’uso quotidiano, ma sempre più anche nello scritto, lei lui e loro si sono ampiamente affermati sui rispettivi egli, ella, esso e essa il cui uso rimane caratteristico di certi usi letterari e lo stile formale e burocratico.

Esercizio. Inserisci il pronome personale solo dove ritieni che sia necessario.

  1. Se ____ vuoi, ____ puoi farcela.
  2. ____ sono andata a casa tua, ma _____ non c’eri.
  3. E’ stato _____ a cominciare la lite. ____ eravamo tranquilli.
  4. _____ sono dispiaciuto quanto ____, ma non possiamo fare niente.
  5. Era _____ che gridava, non ____!
  6. ____ penso che ____ abbia torto!
  7. Neppure _____ sapevamo niente di quello che è accaduto.
  8. _____ credo che ____ non abbia detto la verità.
  9. Quest’anno dove passare le vacanze lo decidiamo ____!
  10. ____ vai pure, ____ preferisco non venire.

Leggi anche:

Pronomi diretti e indiretti

Se vuoi studiare l’italiano, basta un click:

2 pensiero su “I pronomi personali e le loro funzioni. (B2).”
  1. Nota bene:
    3) lite – si scrive con una “t” sola
    4) quanto te
    5) que – che
    6) non sapevamo niente di quello
    10) nom- non

    Grazie!

  2. Esercizio:
    1 Se vuoi, puoi farcela.
    2 Sono andata a casa tua ma tu non c’eri.
    3 È stato lui a cominciare la litte. Noi eravamo tranquilli.
    4 Io sono dispicaciuto quanto tu, ma non possiamo fare niente.
    5 Era lui que gridava, non io!
    6 Penso che lei non abbia torto.
    7 Neppure noi sappevamo niente di quelle che è accaduto.
    8 Credo che lei non abbia detto la verità.
    9 Quest’anno dove passare le vacanze lo decidiamo noi!
    10 Vai pure, preferisco nom venire.

    Grazie

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