Domani, sabato 8 febbraio inizia il Carnevale di Venezia e continua fino al 25 febbraio.

“Buonasera Signora Maschera” ci si saluta così, da sempre, durante il Carnevale di Venezia, uno dei più antichi del mondo. Non importa chi si nasconde dietro la maschera: uomo/donna, ricco/povero, sano/malato, giovane o vecchio che sia, è la maschera che lo rappresenta.

Nei giorni del Carnevale si libera la fantasia, il desiderio, la follia che per tutto il resto dell’anno si cercano di tenere a freno.

Nei secoli passati indossare una maschera regalava la possibilità di esprimere se stessi, di mostrare i lati più oscuri, i più eccentrici, senza preoccuparsi del giudizio degli altri.

Dietro di essa ogni persona si trasformava indossando il proprio desiderio o, per esorcizzarla, la propria paura.

Anche se oggi le cose sono molto cambiate perché viviamo in una società in cui ognuno, almeno in teoria, è libero di vestirsi sempre come meglio crede, il Carnevale continua a rappresentare l’occasione degli eccessi.

Rimane un periodo in cui è possibile lasciarsi andare, abbandonarsi ai piaceri del cibo, dell’alcol e delle danze.

E ancora oggi la maschera ci permette di giocare tra realtà e finzione: ci si reinventa* per entrare nel mondo del gioco e del fantastico e sentirsi liberi.

Tante persone per quasi un mese vanno per le calli di Venezia* a mostrare i propri travestimenti* e le proprie maschere, danzano in Piazza San Marco con sconosciuti che, per un attimo, condividono lo stesso sogno: scoprire l’altro* per sentirsi più vicino al vero sé.

Il Carnevale di Venezia

Tra le maschere simbolo del Carnevale di Venezia c’è la Bauta, composta da un tricorno nero su un volto bianco. Indossata sia da uomini che da donne, assicura un completo anonimato.

Il Carnevale di Venezia: la bauta.

Infatti la particolare forma della maschera con il labbro superiore allargato e sporgente, consente di mangiare e bere senza doverla togliere, mentre lo spazio per il naso, molto stretto, rende possibile ‘mascherare anche la voce.

Un tempo a Venezia le maschere non venivano usate solo a Carnevale. Proprio perché avevano la facoltà di proteggere l’identità di chi le indossava era possibile indossare la bauta anche durante le manifestazioni più importanti, i banchetti ufficiali o qualsiasi altra festa.

Quest’anno il Carnevale di Venezia inizia sabato 8 febbraio. Alle 19:00 il Rio di Cannaregio accoglierà lo spettacolo sull’acqua che interpreterà i temi del gioco, dell’amore e della follia tra acrobazie, danze, musica e giochi di luci.

Domenica 16 febbraio ci sarà il tradizionale Volo dell’Angelo in piazza San Marco e martedì grasso* – il 25 febbraio 2020 – il Carnevale si concluderà con l’incoronazione della Maria* di quest’anno.

Espressioni utili; parole frasi da ricordare.

Travestimento: Abbigliamento speciale, completato da un particolare trucco e talvolta dall’aggiunta di altri elementi, allo scopo di rendersi irriconoscibile.

Mascherarsi: Verbo riflessivo che deriva da maschera: s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginarî e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.

Incoronazione di Maria: Il Doge indica la damigella più dolce e graziosa e la incorona vincitrice del Carnevale.

Il volo dell’Angelo: La seconda domenica la vincitrice del concorso di bellezza delle ‘Marie’ del Carnevale dell’anno precedente si lancia dal Campanile di San Marco attaccata ad una fune per raggiungere Palazzo Ducale.

Le calli di Venezia: calli, calli larghe o, al diminutivo, callette e calleselle sono le vie, le strade di Venezia. Il termine Calle deriva dal latino callis, cha significa viottolo, sentiero, mulattiera.

La scoperta dell’ altro: ‘the discovery of the Other’

Reiventarsi: reinventare se stessi, cambiare, rinnovarsi

Martedì grasso: è la festa che conclude il Carnevale. Precede il mercoledì delle ceneri che segna l’inizio della Quaresima.

Leggi e pratica l’italiano un po’ tutti i giorni. E’ facile e comodo:

Leggi anche:

Le feste in Italia

I dolci di Carnevale

Ti piace il nostro Blog? Se sei uno studente o un’ insegnate di italiano facci sapere cosa ti piacerebbe trovare qui.