Giovedì e martedì grasso. Un esercizio.

Giovedì e martedì grasso. Termina il Carnevale.

Martedì 28 febbraio sarà martedì grasso vale a dire l’ultimo giorno di Carnevale.

Il giorno seguente, il 1° marzo, sarà il mercoledì delle ceneri vale a dire il giorno in cui per i cattolici inizia la Quaresima: il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua.

Il mercoledì delle ceneri si chiama così perché si utilizzava l’ammonimento, contenuto nel Libro della Genesi «Ricordati uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai». Dal mercoledì delle ceneri al giorno di Pasqua i fedeli dovrebbero seguire un regime di penitenza; la chiesa richiede si osservi l’astinenza dalle carni.

Ecco allora che il martedì grasso rappresenta l’ultimo giorno in cui si possono mangiare cibi prelibati e gustosi. Almeno così succedeva in passato quando le regole religiose erano seguite di più.

Martedì Grasso Carnevale di Venezia

Oggi si è perso l’elemento religioso che caratterizzava questo giorno: la dieta priva di carne durante la Quaresima non è più rigorosamente rispettata e quindi non è più necessario “sfogare i propri peccati di gola” prima che inizi la penitenza della quaresima. Tuttavia, il martedì ha mantenuto il suo appellativo di martedì grasso e continua ad essere il giorno in cui culminano i festeggiamenti in maschera e la preparazione dei dolci di Carnevale.

In tutte le città il culmine dei festeggiamenti coincide proprio con il Martedì Grasso. Generalmente giorno in cui si premiano le maschere e i carri migliori.

Soltanto a Milano i festeggiamenti del Carnevale non terminano con il Martedì Grasso. La diocesi meneghina, infatti, segue in prevalenza il calendario ambrosiano che fissa la fine del Carnevale quattro giorni dopo il Martedì Grasso. Si narra, infatti, che quando Sant’Ambrogio rientrò a Milano in ritardo da un pellegrinaggio. I cittadini, per celebrare il giorno “delle ceneri” con il proprio Vescovo, decisero di attendere il suo ritorno e di posticipare le celebrazioni alla domenica successiva, facendo, dunque, slittare al sabato (da allora chiamato Sabato Grasso) l’ultimo giorno del Carnevale.

Poiché il martedì grasso rappresenta l’abbondanza e l’esagerazione vi proponiamo, in suo onore, un esercizio con gli aggettivi qualificativi.

Il cielo è maturo

Ragazzi, amate gli aggettivi qualificativi. Non comportatevi come Marco e Mirco, i gemellini terribili, che si fanno beffe di loro.
Ieri, per esempio, essi dovevano assegnare un aggettivo qualificativo a ciascun nome di un lungo elenco.
Sghignazzando e buttandosi l’inchiostro in faccia, i monellacci hanno cominciato a scrivere:
– Il grano è azzurro
– La neve è verde
– L’erba è bianca
– Il lupo è dolce
– Lo zucchero è feroce
– Il cielo è maturo.
A questo punto si è sentito un rumore spaventoso: – Bum! Bang! Squash! Splash! Skrankkkkk!
Che cos’è accaduto? Semplicemente questo: il cielo, sentendo dire che era maturo, si è creduto in dovere di cadere a terra, come una qualunque pera o susina.
La casa è crollata in una nuvola di polvere.
Quanta fatica hanno dovuto fare i pompieri per disseppellire i due gemellini, ricucirli perché erano ridotti in pezzettini e rimettere il cielo al suo posto, abbastanza in alto perché ci possano volare le rondini e gli aeroplani”.

Gianni Rodari

Esercizio. Scrivi tre aggettivi accanto ai seguenti nomi.

Il Carnevale è

L’estate è

La scuola è

Il futuro è

Le vacanze sono

L’arcobaleno è

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