Per ripassare l’uso dell’imperfetto.

La mia città è un brano che racconta come tutto cambia con il passare del tempo. L’ambiente, le città sono molto diverse oggi rispetto a 30 o 40 anni fa. Ti va di parlare della tua città?

Com’è cambiata la tua città negli ultimi 40 anni?

Quali sono le differenze più evidenti?

Leggi. La mia città

Torino è per così dire la mia città d’adozione, anche se io la considero come mia.

A Torino infatti sono arrivata quando avevo più o meno tre anni. Qui ho trovato tutto quello che non avevo mai avuto: una famiglia, degli affetti, una casa. Qui sono cresciuta, mi sono sposata, ho avuto i miei figli e sono diventata nonna. Qui sono vissuta e qui vorrei morire.

A quei tempi la città non era così estesa come oggi, a poca distanza si potevano incontrare prati e campi coltivati. Mamma qualche volta mi ci conduceva. Ricordo specialmente un campo di grano con tanti papaveri rossi che colpivano la mia fantasia di bambina.

A sei anni sono andata ad abitare nei pressi di Porta Palazzo, nella zona storica della città.

Porta Palazzo era allora, oltre che un mercato ortofrutticolo, anche un luogo dove passare le domeniche senza spendere una lira. D’estate vi erano le bancarelle delle angurie, belle polpose e rosse, dove vendevano anche il cocco tagliato a spicchi. In autunno c’erano le bancarelle dell’uva. I venditori chiamavano i clienti a gran voce, decantando la propria merce.

                             (testo riadattato tratto da un’opera di Andreina Acquarone)

Comprensione. Rispondi:

Dove abitava Andreina quando aveva quattro anni?

Cosa era Porta Palazzo?

Cosa colpiva la sua fantasia da bambina?

E tu? Cosa amavi di più della tua città quando eri bambina/o?

Coniugazione dei verbi regolari all’imperfetto.

Verbi in -areVerbi in -ereVerbi in -ire
Io mangiavoIo vivevoIo dormivo
Tu mangiaviTu viveviTu dormivi
Lei/lui mangiavaLei/lui vivevaLei/lui dormiva
Noi mangiavamoNoi vivevamoNoi dormivamo
Voi mangiavateVoi vivevateVoi dormivate
Loro mangiavanoLoro vivevanoLoro dormivano

L’imperfetto del verbo essere è irregolare

Ioero
Tueri
Lei/luiera
noieravamo
voieravate
loroerano

Analisi grammaticale: Analizza l’usa dell’imperfetto e del passato prossimo. Nel testo sottolinea i verbi al passato e cerca di capire quando si usa il passato prossimo e quando l’imperfetto.

Uso dell’imperfetto. Imperfetto significa “non preciso” si usa parlando del passato quando:

-un’azione si ripete

-un’azione non si è conclusa

-si riferisce ad un periodo o ad un’azione non precisi

-per descrivere persone e luoghi.

Leggi anche:

Il passato prossimo e l’imperfetto.

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