Oggi parliamo di uno dei luoghi più famosi di Venezia.
Il Ponte dei Sospiri è uno dei ponti più conosciuti di Venezia. I sospiri sono ispirazioni profonde che in genere esprimono un moto di tristezza o malinconia. Vediamo perché il ponte si chiama così.
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Siamo in uno dei punti più conosciuti e emblematici di Venezia, il Ponte dei Sospiri non passa inosservato. Ma pochi si accorgono che c’è un vecchio Noè ubriaco appoggiato all’angolo del Palazzo Ducale. Sarà un caso ma sembra un monito.
Il Ponte dei Sospiri, costruito nel 1600, serviva a collegare le prigioni del Palazzo del Doge alle nuove carceri. Tutti i prigionieri passavano di qui prima di essere rinchiusi.
E Noè allora? Un tratto grottesco vicino a un luogo tragico o il gusto per l’ironia in cui Venezia è stata maestra?
Le carceri, costruite sotto il tetto del Palazzo Ducale, erano chiamate piombi a causa del rivestimento con lastre di piombo, bollenti d’estate, gelide d’inverno, furono rese leggendarie da un condannato illustre: Giacomo Casanova.

Arrestato nel 1755 per immoralità e idee antireligiose, evase il 31 ottobre dell’anno dopo e la sua fuga rocambolesca diventò un libro di memorie.
Oltre le grate, l’acqua.
Di fronte al palazzo ducale e alle carceri si apre il bacino di San Marco un pezzo di mare così bello e vivo da far capire perché i prigionieri, scorgendolo dal Ponte, per l’ultima volta sospirassero capendo la bellezza che stavano perdendo.
Il Ponte dei Sospiri deve il suo nome proprio a questo
Rispondi alle domande:
Quando è stato costruito il Ponte dei Sospiri?
A cosa serviva?
Chi è stato il prigioniero più famoso?
Lavora sul testo.
Sarà un caso ma sembra un monito.
Cosa significa la parola monito?
Monito significa avvertimento. Generalmente un avvertimento severo che vuole farti ricordare qualcosa.
Osserva questi esempi.
Credo che quello che ti è successo ti serva da monito per il futuro. |
Il professore ci guardò severamente e ciò ci fece da monito. |