La Gallura: Il Nord della Sardegna.

Rocce scolpite dal vento, spiagge bianche, baie aperte, piccole calette, insenature profonde (le rias). Le coste della Gallura sono le più frastagliate della Sardegna e offrono un panorama incantevole sull’Arcipelago della Maddalena e le Bocche di Bonifacio.

A 40 m di altezza sul livello del mare, proprio sopra la Cala della Rena Bianca, con davanti le scogliere corse di Bonifacio, sorge la cittadina di Santa Teresa di Gallura.

In tempi antichissimi fu abitata soprattutto nell’entroterra dal popolo nuragico. Oggi si può visitare il centro didattico polivalente del complesso archeologico del villaggio nuragico e tomba di giganti di Lu Brandali per fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

Quasi certamente da qui sono passati i Fenici, i Punici, i Romani fino ad essere completamente abbandonata dopo al caduta dell’Impero Romano.

Nel Medioevo arrivarono i Pisani a fondare il Longosardo proprio davanti alle coste della Corsica, allora territorio dei Genovesi (in quel periodo acerrimi nemici dei Pisani).

Nei secoli successivi passò di mano in mano in un gioco di poteri alternanti fino al 1384 quando Eleonora d’Arborea, durante ‘l’età dei Giudicati’, fece costruire un castello, distrutto nel 1420 dai Genovesi.

Per anni e anni il territorio restò terra di pirati e banditi e, soprattutto contrabbandieri tanto che il Re di Spagna Filippo II, nel XVI sec., decise di erigere La Torre “Aragonese” di Longonsardo come parte integrante di un progetto comprendente altre 79 Torri in tutta l’isola per sorvegliare l’accesso dal mare.

Fu un solerte ufficiale dell’esercito sardo, Francesco Maria Magnon, che molti anni dopo, invece di limitarsi a cercare banditi, si rese conto dell’esigenza di creare un centro abitato in grado di togliere spazio a pirati e contrabbandieri.

Con determinazione e costanza si rivolse a Vittorio Emanuele I e finalmente il 12 agosto del 1808, ottenuto il decreto reale, fondò Santa Teresa Gallura; il toponimo deriva dalla Regina Maria Teresa, moglie del Re d’Italia.

Oggi è una meta turistica dai paesaggi mozzafiato e dall’accoglienza squisita.

Una delle mete più scenografiche di Santa Teresa Gallura è il Faro di Capo Testa. Luogo dai tramonti magnetici dove, con una piacevole passeggiata tra elicriso e erica, si giunge alla famosa Valle della Luna: un paesaggio unico prodotto da grandi massi di granito bianco.

Tra le rocce che circondano la valle, che dolcemente arrivano fino al mare, è ancora possibile incontrare membri di comunità hippie, che si ritrovano qui da generazioni e generazioni nel pieno rispetto della bellezza di questo luogo.

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