Nomi primitivi e nomi derivati.
I nomi primitivi sono formati solo da radice e desinenza. La struttura del nome nei derivati, invece, comprende la radice, desinenza + un suffisso o un prefisso oppure, talvolta, da entrambi.
La radice contiene il significato del nome e rimane sempre uguale.
La desinenza ci fornisce le informazioni riguardo il numero, il genere e l’esatto referente.
La parola forno, per esempio, è composto dalla radice forn- e la desinenza -o.
Un esempio di derivato di forno è fornaio, che si ottiene con l’aggiunta di un suffisso (elemento alla fine di un tema o di una radice per formare una nuova parola).
forn- (radice) + ai (suffisso) + o (desinenza)
Un altro derivato è la parola infornata e prevede un prefisso, la radice, un suffisso e la desinenza, come nello schema:
in (prefisso) + forn (radice) + at (suffisso) + a (desinenza)
I nomi derivati assumono un significato diverso e autonomo rispetto al nome da cui derivano: forno significa il luogo in cui si cuoce il pane, il fornaio è la persona che per mestiere cuoce o vende il pane, l’informata è la quantità di pane cotta in una sola volta dentro il forno.
Esercizio 1. Trova un nome derivato a ciascuno dei nomi primitivi elencati qui sotto:
occhio – ______________
strada – _______________
giorno – _______________
pane – ________________
mare – _______________
latte – ________________
posta – _______________
salame – ______________
Esercizio 2. Scrivi accanto a ciascun nome derivato il nome primitivo dal quale deriva.
fioraio – _____________
tabacchino – ____________
pizzeria – _______________
orologeria – _____________
acquario – _______________
libreria – _________________
piantagione – ______________-
latticino – __________________
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