Ci sono tantissimi tipi di pasta.
Uno studente chiede: Scusi, sa quanti tipi di pasta ci sono in Italia? Quanti? Vorresti sapere il numero esatto? Sì, quanti tipi? Dieci, venti? Più di venti? Meno di dieci?Non lo so! Sono tanti, anzi forse troppi se consideriamo anche le specialità regionali che, magari, chi vive fuori da quella regione non ha mai neppure sentito nominare.
Ci sono i tipi di pasta che tutti conosciamo, che sono famosi anche all’estero, e poi ci sono tipi di pasta meno conosciuti e sicuramente ci sono tanti tipi di pasta che chi scrive non ha mai assaggiato.
Ma ogni domanda merita una risposta, o almeno il tentativo di provare a trovarla una risposta, così abbiamo deciso di fare una ricerca per stabilire quanti tipi di pasta esistono in Italia.
Tipi di pasta in ordine alfabetico
Agnolotti – tipo di pasta ripiena particolarmente diffuso in Piemonte in particolare nella provincia di Asti. Hanno forma quadrata e consistono in due sfoglie di pasta all’uovo ripiene di carne arrostita.
Anelli (lisci e rigati) – pasta corta e sottile a forma di anello, generalmente usata per zuppe e minestre.
Armellette – dette anche lasagne bastarde, sono un formato di pasta tipico della Lunigiana (zona nord della Toscana). Si tratta di pasta fresca preparata con la farina di castagna mescolata a quella bianca.
Avemarie – sono piccoli cilindri di pasta con un buco in mezzo che generalmente vengono usati per il brodo e le minestre. Più piccoli dei paternostri che hanno la stessa forma ma sono più grossi.
Barbina – pasta lunga, molto sottile, raccolta in matasse a forma di nido. Ottima da mettere nel brodo.
Bigoli – pasta lunga tipica del Veneto dove sono detti bigoi. Sono molto simili agli spaghetti ma più grossi e ruvidi.
Boccolotti – pasta fatta in casa, tipica delle Marche. E’ pasta corta, molto fine cuoce in appena 5 minuti.
Bucatini – pasta lunga, molto simili agli spaghetti ma più grossi e con un buco nel mezzo. Sono tipici della città di Roma anche se, ormai, vengono consumati in tutta Italia.
Campanelle – a volte chiamate anche campanule o gigli, sono un tipo di pasta corta con un bordo arricciato. Generalmente vengono servite con una salsa molto densa.
Cannelloni – pasta all’uovo, di forma cilindrica. Generalmente l’interno viene riempito un ripieno salato.
Cappelletti: pasta all’uovo ripiena, tipica della Romagna.
Cappellini – simili agli spaghetti ma molto più sottili. Il loro diametro non supero i 0,90 millimetri.
Cavatelli – tipo di pasta fresca, tipica del Molise e della Puglia. Si tratta di pasta corta, leggermente allungata, con un incavo all’interno.
Chifferi – è una tipo di pasta corta, rigata, di forma tubolare con piegatura a gomito.
Conchiglie – pasta secca, corta, a forma di conchiglia rigata. La loro particolare forma consente al sugo di condimento di aderirvi facilmente. Esistono diverse varianti.
Corzetti – tipici della cucina ligure. Si tratta di piccoli cerchi di pasta a forma di medagliano ottenuti con uno stampo di legno, per questo sono anche detti: stampati.
Creste di gallo – pasta corta, tipica della città di Modica, in Sicilia. La loro forma ricorda quella della cresta del gallo.

Ditali (ditaloni o ditalini) – pasta di origine campana, ottima per accompagnare minestre asciutte.
Farfalle – pasta corta. Prende il nome dalla tipica forma a farfalla, un formato che piace molto ai bambini.
Fettuccine – pasta all’uovo, fatta con un impasto di semola e uova. Originarie del centro e nord della penisola adesso diffusa in varie regioni e con differenti ricette e preparazioni.
Fricelli – pasta di semola di grano duro e acqua. Origine: Puglia
Fusilli – tipo di pasta arricciata, originario dell’Italia meridionale ma adesso molto diffuso in Italia e all’estero.
Gemelli – sembrano come i fusilli ma le due spire che si intrecciano sono più sottili e slanciate e danno vita ad una forma molto gradevole.
Gnocchi – gli gnocchi sono una preparazione di cucina estremamente diffusa in tutte le regioni d’Italia e anche all’estero. Si possono preparare con diversi ingredienti, quelli più comuni sono gli gnocchi di patate.
Gnocchi alla romana – piatto tipico della cucina romana. Sono preparati con gnocchi fatti di semola, latte intero e burro, parmigiano e conditi con salsa e pepe.
Gnocchetti sardi – in lingua sarda sono detti i malloreddus, sono un tipo di pasta tipica della cucina sarda. Hanno la forma di conchiglie rigate, lunghe da circa 2 cm.
Linguine – pasta lunga, originaria della Liguria. La loro forma, più larga rispetto ai classici spaghetti, le rende particolarmente adatte ai condimenti a base di pesce.
Lasagne – hanno bisogno di una presentazione? Le lasagne son le lasagne. Vi segnaliamo solo che sono il più antico formato di pasta che esista. Approfondite qui.
Lumache (o pipe) – pasta corta a forma di conchiglie rigate.
Maccheroni – con questo termine ci si riferisce normalmente a un tipo generico di pasta corta, di forma tubolare, internamente vuota.
Maltagliati (o malfatti) – l’impasto base è composto da uova e farina che si amalgamano con un po’ d’acqua. Pasta fresca tipica della cucina dell’Emilia – Romagna tagliata in forme irregolari.
Orecchiette – pasta corta tipica della Puglia e della Basilicata. La loro forma assomiglia a quella di piccole orecchie e da queste prendono il nome. Famose le orecchiette alle cime di rapa.
Paccheri – formato di pasta tipico della città di Napoli. Hanno la forma dei maccheroni ma sono di dimensioni molto più grandi.
Pappardelle – pasta all’uovo, lunga. Sono simili alla tagliatelle ma decisamente più larghe.
Passatelli – pasta all’uovo corta fatta a mano, tipica dell’Emilia Romagna, usata soprattutto nelle minestre.
Penne – la più famosa delle paste corte. Le penne possono essere rigate o lisce.
Pici -pasta lunga, fatta a mano, simili agli spaghetti ma più grossi. Sono tipici della città di Siena e della Val d’Orcia (zona sud della Toscana).
Ravioli – pasta ripiena. Si tratta di quadrati o tondi di pasta all’uovo contenenti un ripieno di carne, pesce, verdure o formaggio, a seconda delle varie tipologie locali.
Rigatoni – Pasta corta, simile alle penne ma più grandi.
Spaghetti – inutile aggiungere altro.
Strozzapreti – gli strozzapreti sono una pasta fresca tipica della tradizione romagnola e sono conosciuti anche come strangolapreti perché, durante lo Stato Pontificio, i preti sequestravano le uova alle casalinghe, che si videro costrette a creare questo formato particolare di pasta fatto solo di acqua e farina.
Testaroli – sono uno dei più antichi formati di pasta, probabilmente già usato dagli antichi romani, è realizzato con farina e acqua. La cottura avviene in particolari contenitori chiamati testi, anch’essi di origine antica, un tempo in terracotta o in ghisa. Sono tipici della Lunigiana.
Tortellini – pasta all’uovo ripiena di carne o verdure e formaggio, tipica di Bologna e di Modena.
Tortiglioni – tipo di pasta corta, simile ai rigatoni ma più grandi e con scanalature più profonde che si snodano attorno alla pasta.
Trofie (o trofiette) – pasta corta, di forma allungata e sottile, ritenute originarie di Sori, in provincia di Genova. Famosissime le trofie al pesto.
Ziti – gli ziti sono un tipo di pasta di grano duro tipici della Campania, di forma allungata, tubulare e cava e con superficie liscia come i bucatini di diametro maggiore ma di lunghezza minore.
La lista è completa? No, sicuramente ci saremo dimenticati di qualche formato. Se ve ne viene in mente qualcuno che non abbiamo inserito, per favore segnalatecelo in un commento. Nel frattempo: Buon appetito!