Nuovo appuntamento con il nostro podcast: parliamo di uva e di vino.
Abbiamo cambiato il giorno di uscita dei nuovi podcast. Non più il lunedì ma il sabato. Così hai più tempo per ascoltare con calma l’episodio. Oggi Marina Minetti ci racconta com’è andata la vendemmia 2021. Le straordinarie condizioni climatiche hanno reso questa stagione davvero speciale, ascolta perché:
Listen to “La vendemmia 2021” on Spreaker.Ciao e benvenuto in languageclassinitaly.com io sono Marina Minetti e oggi ti voglio parlare della vendemmia.
La parola deriva dal termine latino vīndēmia, composto da vĭnum “vino” e demĕre “levare”.
La vendemmia è uno dei rituali più affascinanti ed ancestrali del mondo agricolo, lo scopo è quello di dare origine niente meno che al “nettare degli dei” vale a dire il vino.
La vendemmia, infatti, è il momento in cui l’uva, coltivata in vigna durante tutto l’anno, viene raccolta e portata in cantina per iniziare il processo di vinificazione e poi di invecchiamento.
Le fasi della vendemmia sono: 1) La raccolta dei grappoli d’uva. 2) La pulizia dei grappoli 3) Pigiatura dell’uva. 4) Inizio della fermentazione 5) Invecchiamento del vino. Il tempo darà origine ai vini più diversi, dagli spumanti ai vini di meditazione a seconda del processo eseguito.
Da centinaia di anni le giornate della vendemmia sono le più attese dell’anno dai contadini e dagli agricoltori. La vendemmia è il momento del raccolto di un’intera annata di lavoro e di fatiche, non sempre ripagate nel modo giusto perché molto dipende dalla situazione climatica.
Quella del 2021 è stata una vendemmia eccezionale. Alcuni dicono, addirittura, la migliore degli ultimi 200 anni.
Tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre nella maggior parte delle regioni italiane si è dato il via alla raccolta per le varietà di uva Chardonnay, Pinot, Sauvignon e poi Sangiovese, Primitivo, Negramaro ecc... Il culmine si è raggiunto l’ultima decade di settembre, in alcune zone la vendemmia si conclude tra fine ottobre inizio novembre.
Da un punto di vista climatico, in questo 2021, non è mancato davvero nulla nel nostro Paese: dalle importanti gelate primaverili alla grandine di luglio, dopo sono arrivati il caldo torrido e la siccità che hanno colpito molte regioni italiane.
Tutto ciò comporta una minore quantità di uva raccolta ma una maggiore qualità. Lo stato delle uve è eccezionalmente sano e questo è dovuto all’assenza di piogge negli ultimi due mesi. Per questo motivo l’uva è impeccabile, c’è un leggero ritardo nell’epoca di maturazione ma questo è dovuto al freddo primaverile, soprattutto del mese di marzo, che ha posticipato la fioritura. Si tratta di un grosso vantaggio per la qualità perché si è potuto fare la raccolta dell’uva nel periodo meno caldo.
In sintesi: quest’anno il vino sarà poco ma buono.
Attenzione, però, la qualità costa! Il vino ricavato dalla vendemmia 2021 sarà buono, sì, ma avrà prezzi più alti. Questa almeno è la previsione degli esperti: “I consumatori dovranno attendersi un aumento dei prezzi, non soltanto come conseguenza della produzione di quantità inferiore, ma anche per via dell’aumento del costo dell’energia, delle bottiglie e perfino dei cartoni: costi che stanno lievitando, e che porteranno a un incremento del prezzo della bottiglia per il consumatore”.
Che dire? A noi non rimane altro che andarci a bere su, gustandoci un bel bicchiere di buon vino. Prima però, proviamo a rispondere a queste tre semplici domande.
- Quando è iniziata quest’anno la vendemmia?
- Perché quest’anno l’uva è eccezionalmente sana?
- A cosa è dovuto l’aumento dei prezzi del vino?
Ecco le risposte:
- La vendemmia è iniziata tra la fine di agosto e l’inizio di settembre
- L’uva è sana perché negli ultimi due mesi ha piovuto pochissimo.
- I prezzi aumenteranno a causa della poca quantità di uva raccolta e ai rincari dell’energia, delle bottiglie e dei cartoni.