Per la rubrica “L’italiano e l’arte”. Video B2.

Oggi andiamo a guardare da vicino il capolavoro di Raffaello Sanzio “La Madonna della seggiola”. Seggiola è un termine, comune soprattutto in Toscana, usato per indicare la sedia. Infatti è proprio la sedia, su cui siede Maria mentre culla Gesù Bambino, a dare il titolo all’opera.

Si tratta di un dipinto molto famoso, che diventa di proprietà della famiglia de’ Medici già dalla prima metà del Cinquecento. 

Molti anni dopo la sua realizzazione, quando Napoleone Bonaparte attacca l’Italia si porta via molte opere d’arte, compresa la Madonna della Seggiola (che rimane a Parigi dal 1799 al 1815). Ritorna a Firenze nel 1882 e viene esposta nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, dove si trova ancora oggi.

Nota come sono curati i dettagli, i quali la rendono un’opera di grande ricercatezza formale. Dal brillare delle frange dorate sullo schienale della sedia, ai ricami sullo scialle verde orientale appoggiata sulle spalle della Madonna.

Se vuoi vedere quest’opera dal vivo devi visitare la Galleria Palatina e gli Appartamenti reali che sono situati al piano nobile di Palazzo Pitti, in quelle che un tempo erano le sale di residenza dei Medici prima, dei Lorena poi e tra Ottocento e gli anni venti del Novecento dalla famiglia regnante Savoia.

Nelle sale è allestita una straordinaria quadreria che comprende soprattutto opere del Cinquecento e del Seicento.

Guarda il video e completa il testo con le parole che mancano

Madonna della Seggiola di Raffaello Sanzio data di produzione 1513- 1514, dimensioni 71 × 71 cm. Si trova nella Galleria Palatina a Firenze. Sentiamo parlare per la prima volta della Madonna della Seggiola nel ‘500, la quale (a quel tempo) si trova all’interno delle 1._____________ medicee.

La sua piccola dimensione e il gran numero di dettagli presenti, e anche la complessità della 2.________, lasciano presupporre che si tratti di una commissione privata e di alto rango. Secondo degli studi approfonditi il 3.__________ probabilmente era Papa Leone X, che decise di inviare tale opera ai suoi parenti a Firenze.

Da qui la troviamo a Firenze successivamente, tra le locazioni degne di nota, possiamo ricordare la 4._________ da letto del Gran Principe Ferdinando, a Parigi, e poi fino a giungere alla Galleria Palatina nel 1882.

Secondo una tradizione che si è diffusa tra il popolo, probabilmente Raffaello realizzò quest’opera mentre si trovava in 5._________ verso Velletri dove vide una contadina che stava cullando suo figlio, da qui prese ispirazione per la posizione di due delle tre 6.___________ presenti nel quadro.

I personaggi ritratti nell’opera sono: la Vergine Maria, il bambino e, a destra, il piccolo San Giovanni Battista. La madre di Gesù è seduta su una sedia, che tra l’altro è quella che dà il nome all’opera mentre 7._____________ suo figlio e a destra, San Giovanni, sta pregando Maria.

La posizione della donna, leggermente inclinata all’indietro, lascia pensare che stia sollevando una delle gambe per 8.___________ suo figlio, mostrando ancora una volta la bravura di Raffaello nel creare atmosfere di pace e serenità all’interno delle sue composizioni.

L’opera è estremamente dettagliata, basti guardare con che 9.___________ è stata realizzata la sedia. Poi anche i ricami sulla veste della vergine e ancora il bellissimo accostamento di colori caldi e freddi che dominano la composizione attraverso la 10.______________ dei protagonisti.

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